Discocò A Parete, esuberante anche quando spenta, la ricchezza della luce emessa dalla lampada a parete  Discocó fornisce un’illuminazione diretta verso il basso insieme a un affascinante  gioco di luci e ombre morbide. Il suo studio dettagliato della luce incidente e della luce che rimbalza su entrambi i lati dei dischi fornisce alla lampada una gradevole gradazione di sfumature di luce e profondità. Ulteriori riflessi danzano sulla sfera ricoperta di cromo al centro, dove sono ancorati i dischi. Discocò A Parete, quando la luce è spenta, mantiene la sua presenza attraente, suggerendo l’espansione di energia che è pienamente espressa quando è accesa. E’ un oggetto sorprendente che cattura lo sguardo e riempie lo spazio.

Designer Christophe Mathieu: è nato in Germania, ma il suo accento spagnolo rimanda alle Isole Canarie, dove è cresciuto. Raggiunse Barcellona a metà degli anni ’80 per terminare la sua laurea in interior design. Poco dopo si dirige a Milano, dove scopre il design industriale collaborando con l’architetto Marco Zanuso jr. nello sviluppo di prodotti per aziende come De Padova, Menphis e Driade; gli architetti Roberto Menghi e Giulio Crespi; l’industrial designer Sergio Coppola e l’architetto Antonio Zanuso nel premiato progetto per Piazza della Repubblica.

La sua permanenza a Milano ha avuto un profondo effetto su di lui. Un uomo irrequieto, sembra portare quei geni itineranti dei suoi antenati belgi che si avventurarono a trasferirsi in Spagna negli anni ’60. Con un padre architetto e tuttofare (realizzava lampade in casa utilizzando gli origami appresi lavorando in Germania), 30 anni fa Christophe Mathieu è passato dall’essere un nuotatore professionista agonistico al mondo del design. È aperto agli imprevisti della vita e non esclude la possibilità che un giorno forse lasci tutto e faccia qualcosa di totalmente diverso. Avendo vissuto a Barcellona ormai da anni, è uno dei designer veterani di Marset e ha creato diversi prodotti di successo per l’azienda.